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Elettroerosioni a Filo

     Una delle caratteristiche vincenti di questa tecnologia è
     quella di lavorare sempre in condizioni ideali qualsiasi       Un metodo innovativo e flessibile
     tipo  di  metallo:  rame,  ottone,  alluminio,  acciaio,
     materiale  temprato,  carburo  di  tungsteno  e  altri
     materiali conducibili come per esempio la grafite.

     L'elettroerosione a filo è diventata indispensabile nella
     produzione     di   stampi     di   tranciatura    per
     termoformatura,  stampi  per  l'industria  alimentare,
     estrusori  e  trafile.  In  questa  applicazione  un  filo
     conduttore teso è usato come elettrodo per tagliare o
     profilare il pezzo da lavorare.











                                                                   Il  filo,  immagazzinato  in  una  bobina,  viene
                                                                   cambiato  di  continuo  durante  la  lavorazione,  in
                                                                   quanto,  essendo  sottoposto  all'usura  delle
                                                                   scariche  e  allo  stress  di  dilatazione,  finirebbe  per
                                                                   spezzarsi spesso, interrompendo la lavorazione.
                                                                   Il  filo  solitamente  è  costituito  da  rame  di  buona

                                                                   qualità,   al   fine   di   ottenere   la   massima
                                                                   conducibilità, e ricoperto di ottone per migliorarne
                                                                   la  capacità  conduttiva,  ed  il  suo  diametro  non
                                                                   supera che pochi micron: 0,2 - 0,25 mm.


     Il  filo  inizia  la  sua  esecuzione  al  bordo  del  pezzo  da
     lavorare, oppure in un foro praticato nel pezzo stesso.
     Ogni  scarica  elettrica  che  si  ripercuote  sul  conduttore
     cioè il filo va ad asportare del materiale, questo incide

     sull'usura del conduttore e la bobina lascia correre un
     nuovo spezzone di filo che eseguirà un'altra erosione.


     Grazie al potere erosivo creato dalle scariche elettriche
     sul  conduttore,  il  filo  non  entra  mai  in  contatto  fisico
     con il pezzo in lavorazione.



     Il  pezzo  risulta  immerso  in  un  fluido  dielettrico  (es.
     acqua  distillata)  in  apposito  alloggiamento  della
     macchina:  quando  la  differenza  è  consistente  tra  il
     dielettrico  (negativo)  ed  il  conduttore  (positivo),  la
     scarica  elettrica  si  libera  nel  fluido  permettendo
     all'elettrodo  di  svolgere  il  suo  compito,  ovvero
     asportare materiale.


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